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Malattie da cambio di stagione

Le malattie da cambio di stagione sono principalmente legate a patologie da raffreddamento: dai semplici malanni, pur fastidiosissimi, come tosse, raucedine, mal
di gola, mal di testa e, in alcuni casi, all’influenza vera e propria. La cosa più importante è la cura dell’igiene, come lavarsi le mani, non frettolosamente, prima dei pasti, o dopo aver frequentato persone già influenzate, usando i servizi igienici o di trasporto pubblico. Un altro fattore di rischio da ridurre al minimo è relativo agli sbalzi di temperatura, sempre in agguato quando si entra e si esce da case, uffici e luoghi pubblici.

Prevenzione

Una delle forme di prevenzione più importante è l’assunzione di vitamine come la C e la A e seguire la dieta mediterranea (leggi il contributo del nostro specialista cliccando qui ), che ricca di frutta e verdura fresche, pesce, legumi e cereali integrali, significa il massimo in termini di sostanze utili per il sistema immunitario. Per recuperare quantità utili di vitamine del gruppo B (importanti per difendersi dalle malattie) bisogna scegliere alimenti di origine animale, come latticini, uova, pesce e carne (preferibilmente bianca). Quando nonostante tutti gli accorgimenti, tosse, raffreddore, mal di gola, influenza ci colpiscono, armiamoci di pazienza e affrontiamo i problemi man mano che si presentano.

Il mal di testa nei bambini : come comportarsi

La cefalea – più comunemente noto come il mal di testa – colpisce circa 10 bambini e adolescenti su 100. È un problema infatti che può presentarsi a qualsiasi età, non solo da adulti. Anche nei primi mesi di vita, ad esempio, si possono manifestare dei sintomi – come le coliche infantili – riferibili all’emicrania. Il mal di testa, può essere legato a una predisposizione costituzionale e psicologica.Ad esempio una visita oculistica in caso di mal di testa si esegue per la valutazione del fondo oculare.

Occorre fare una distinzione tra cefalee primarie e cefalee secondarie. Le cefalee cosiddette primarie sono riferibili a: emicrania, cefalea tensiva e cefalea a grappolo il dolore alla testa va inteso propriamente come malattia. Le cefalee secondarie, invece, si definiscono tali nei casi in cui il mal di testa è uno dei sintomi con cui si manifestano altre malattie. Continua a leggere … 

La diarrea e il vomito

Si parla di diarrea quando il bambino presenta numerose scariche di feci liquide o non formate e mucose; spesso la diarrea si accompagna a mal di pancia, febbre e vomito: in tal caso il piccolo ha la gastroenterite. Diarrea e vomito dipendono spesso da infezioni sostenute da microbi (virus, batteri, parassiti), che raggiungono l’organismo attraverso la bocca. Qualunque sia la causa della diarrea, bisogna preoccuparsi se il numero di scariche liquide è superiore a 4-6 nella giornata oppure quando il piccolo vomita più di 3 volte durante le 24 ore.  In questi casi c’è la possibilità che il bambino, soprattutto se piccolo, si disidrati, cioè perda i liquidi dell’organismo; la disidratazione si presenta con bocca secca, occhi alonati e scarsa produzione di urina nella giornata. Continua a leggere … 

La tosse nei bambini

Non si deve aver paura della tosse perché è – come la febbre – un meccanismo di difesa dell’organismo, è un’amica della respirazione. Infatti elimina tutto quello che può essere entrato nelle vie respiratorie e che fa male all’organismo, dai virus ai corpi estranei. Non occorre sempre combatterla subito con medicine. La tosse, quasi sempre, è provocata da irritazione delle prime vie respiratorie, causata da virus, fumo, inquinanti atmosferici, ambiente secco. Quasi tutti i bambini hanno la tosse in alcuni periodi dell’anno, soprattutto quando frequentano collettività come nido e scuola dell’infanzia, stando gli uni accanto agli altri in ambienti chiusi. Continua a leggere …

Il mal d’orecchio

Il mal d’orecchio (meglio noto come otite) deriva da un’infammazione della parte media dell’orecchio, con accumulo di muco e/o conseguente infezione. Accompagnata da dolore, l’otite è dovuta prevalentemente da infezioni virali o –  in un numero minore di casi – da infezioni batteriche, che si giovano della cura con antibiotici. Spesso sono conseguenti a un raffreddore, se il bambino soffre di otite, può anche avere qualche linea di febbre. Il bambino potrebbe avere la sensazione di sentirsi tirare o sfregare in un orecchio, ma i piccoli non sempre riescono a capire da dove viene il dolore e possono anche solo piangere e apparire abbattuti, irrequieti, piagnucolosi e infastiditi. Continua a leggere …

 

Presso il nostro Centro sono attivi servizi di Diagnostica Specialistica Pediatrica atti a diagnosticare tempestivamente eventuali patologie dovute anche al cambio di stagione. Chiama il CUP Bios allo 06/809641