A gennaio di quest’anno è uscito il libro di narrativa per bambini interattivo dedicato a Frida Kahlo, il primo della collezione delle “antiprincipesse” di Rapsodia Edizioni. Ma chi sono le “antiprincipesse”? Sono coloro che si sono “sporcate” le mani per divertirsi e per crescere, che non si sono fermate ad aspettare che accadesse qualcosa e hanno usato il loro ingegno e intuito per raggiungere obiettivi impensabili, affrontare il mondo in un modo tutto loro, superare ostacoli enormi e lasciare un segno nel tempo. Per questo Frida Kahlo è stata scelta come prima antiprincipessa: una donna che non ebbe paura di mostrare il suo corpo, che dipinse su tela i momenti più tristi e più felici della sua vita, che nonostante i dolori fisici cercò sempre l’arte, l’allegria e lottò per il bene del mondo, non solo per se stessa, ma anche per tanti altri.
Con questo libro si esce un po’ dalle righe per far emergere delle nuove “principesse” che – con garbo e rispetto verso il prossimo – combattono per affermare se stesse e gli ideali in cui credono. Antiprincipesse che non possiedono – e che forse nemmeno vorrebbero – un castello.