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Trae spunto dal libro “Il Giardino di Matisse”,  la piccola  e preziosa mostra-laboratorio dedicata ai bambini che si terrà dal 5 marzo al 22 maggio al Palazzo delle Esposizioni –  Spazio Fontana. Intitolata “Il Giardino di Matisse” proprio come il libro, la rassegna è gratuita e aperta a tutti e nasce con l’intento di spiegare la magia dell’arte pittorica del grande pittore francese.

L’esposizione-laboratorio, che è arrivata in Italia da New York grazie all’incontro tra il MoMA – Museum of Modern Art e la casa editrice Fatatrac, racconterà la passione di Matisse per i collage, una forma d’arte a cui il grande pittore francese si avvicinò negli ultimi anni della sua vita quando, purtroppo, la malattia lo costrinse sulla sedia a rotelle. Ad accompagnare la mostra, un ricco calendario di eventi organizzati dai Servizi Educativi – Laboratorio d’Arte del Palazzo delle Esposizioni. I laboratori gratuiti per i più piccoli, in programma il 5 marzo e il 23 aprile, sono a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria. Negli altri giorni l’ingresso alla mostra resterà gratuito, ma i laboratori saranno a pagamento.

Tante informazioni cliccando sul sito del Palazzo delle Esposizioni

 

Henri Matisse: Chi era?

(fonte: Wikipedia)

Henri Matisse (1869-1954), pittore francese, è il rappresentante più noto del fauvismo,  movimento che è stato il contributo francese alla nascita dell’espressionismo. Ma, rispetto agli analoghi movimenti tedeschi, connotati da atmosfere fosche e contenuti drammatici, il fauvismo rappresenta una variante «mediterranea» e solare dell’espressionismo. La vivezza coloristica, che è il vero tratto caratteristico di questo movimento, esprime un’autentica «gioia di vivere» che resterà costante in tutta la produzione di Matisse.
Henri Matisse iniziò la sua attività di pittore a Parigi intorno al 1890. Studiò presso il pittore simbolista Gustave Moreau e presso l’École des Beaux-arts di Parigi. In questi anni conobbe Albert Marquet, André Derain e Maurice de Vlaminck. Dalla loro amicizia nacque il gruppo dei Fauves. La loro prima comparsa pubblica avvenne nel 1905 al Salon d’Automne.
Lo stile di Matisse già si definisce in questa fase della sua attività. I suoi quadri sono tutti risolti sul piano della bidimensionalità, sacrificando al colore sia la tridimensionalità, sia la definizione dei dettagli. L’uso del colore in Matisse è quanto di più intenso è vivace si sia mai visto in pittura. Usa colori primari stesi con forza e senza alcuna stemperatura tonale. Ad essi accosta i colori complementari con l’evidente intento di rafforzarne il contrasto timbrico. Ne risulta un insieme molto vivace con un evidente gusto per la decoratività.
La sua attività pittorica si svolse per decenni, nel suo quieto ambiente familiare, lontano dai clamori della vita mondana. Svolse la sua ricerca portando il suo stile ad un affinamento progressivo fino a farlo giungere, in tarda età, alle soglie dell’astrattismo. Ma senza mai perdere il gusto per la forza espressiva del colore.
Tra alcune delle sue opere più importanti si ricordano: La danza (1910), Gioia di vivere (1906), Donna col cappello (1905), La musica (1910).