Saper dire di no ai figli , ma come?
Oggi affrontiamo un tema ricorrente: saper dire NO ai nostri figli e capire come gestire negoziazione e conflitto. Ai giorni di oggi, molto spesso all’interno delle famiglie si ha la percezione che dire di NO al bambino sia difficile e per questo si tende sempre più a concedere tutto quello che si può, a dare la nostra approvazione e pronunciare la parola SI. Molto spesso noi gentiori diciamo SI perchè siamo troppo stanchi per gestire trattative e controversie, e così scegliamo di tagliare corto. Può sembrare a prima vista una soluzione efficace, ma a lungo andare può allontanare il bambino: voi dareste ascolto a qualcuno che vi dice: “Devi fare così perché lo dico io?” O vi sentireste costretti? Figuriamoci un bambino.
Dieci consigli utili per allenarvi a dire di no
- Iniziate da subito: è bene insegnare sin dalla piccoli, che non tutto è scontato. Ma spesso è frutto di impegno e lavoro.
- Siate coerenti: per una corretta educazione la coerenza è la base da cui partire. Se cedete su alcune regole che avete dato, non potete poi pretendere di farle rispettare senza polemiche. (Se è no, è no).
- Dimostrate autorevolezza: la credibilità di un genitore è basata sulla capacità di gestire un negoziato con i figli. Fategli vedere che sapete mantenere la calma, ascoltare e trovare soluzioni.
- Non temete il conflitto: anche la conflittualità può essere costruttiva. Nel vostro percorso di crescita, potrà capitare di alzare la voce. Non fatevi venire sensi di colpa. Le difficoltà si superano quando c’è amore.
- Siate convinti quando dite di no: dire di si è più semplice, vi farà evitare lo scontro, ma è importante per un basbino imparare a difendere le proprie idee, con educazione: è il modo migliore per insegnare ai figli a rispettare e far rispettare le idee proprie ed altrui.
- Usate regole e sanzioni: se il dialogo e il confronto non bastano e vi trovate di fronte a un episodio grave, non sentitevi cattivi genitori se sanzionate un comportamento negativo. Solo capendo il limite, si può amare la libertà e viverla concretamente nella propria vita
- Siate diplomatici: per giungere a un punto di incontro, non arroccatevi su una posizione, ma vedetene le sfumature.
- Prendetevi il tempo necessario: se le posizioni divergono o sono addirittura incompatibili, prendetevi tempo: avrete una panoramica più ampia del motivo della discussione.
- Individuate il vostro obiettivo: cosa volete davvero? E’ importante capire cosa si è disposti a dare in cambio di ciò che ci viene chiesto e pesarlo rispetto a quanto siamo disposti a cedere.
- Infine: non generalizzate: le generalizzazioni non servono, espontevi in prima persona e avviate un dialogo costruttivo con vostro figlio. Crescerete un adulto in grado di gestire i conflitti.
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articolo tratto da Il bambino nella sua famiglia” Guida pratica per genitori a cura della SIP