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Le favole riescono a raccontare il mondo dei “grandi” ai più piccoli: aiutano non solo i bambini a comprendere le ragioni delle cose, ma anche i genitori a risolvere le piccole difficoltà della vita quotidiana, apparentemente poco significative, che possono rappresentare parti importanti della vita familiare.

  • Come aiutare un bambino a capire che deve lavarsi i denti, fare la doccia o smettere di mangiarsi le unghie?
  • Come convincerlo che deve allacciare la cintura, quando sale in auto?
  • Come spiegargli la necessità di mangiare frutta e verdura?
  • Come insegnargli l’utilità di mettere in ordine la propria stanza o di preparare la cartella?

Nelle librerie è uscito “Le fiabe per insegnare le regole. Un aiuto per grandi e piccini” di Elisabetta Maùti per facilitare la comunicazione tra adulti e bambini, spesso legata al modo diverso che hanno di osservare la realtà. Gli adulti si basano sull’esperienza, considerano ovvie le conoscenze pregresse e si affidano al senso comune; i bambini invece nella prima infanzia non hanno ancora sviluppato la capacità di astrazione che permetterebbe loro di comprendere quei concetti che per l’adulto sono ormai assodati.

Per creare un ponte tra questi due mondi l’autrice propone l’uso del linguaggio delle favole, attraverso il quale potranno essere trasferiti quei messaggi tanto difficili da comunicare in altri modi. La proposta dell’autrice è riempire quei momenti e arricchire un istante quotidiano con il racconto di una storia di fantasia, con lo scopo di capirsi di più e meglio.

Le favole come ponte di comunicazione

“I bambini, dai 3 ai 6-8 anni, a cui sono indirizzate queste favole, sono curiosi, vogliono sapere, ma spesso non fanno domande perché preferiscono esplorare” commenta l’autrice. “Il ruolo del genitore è quello di guidarlo nell’esplorazione, far diventare abitudine la comunicazione, non il silenzio. Non bisogna aver paura della parola: i bambini dicono spesso cose apparentemente senza senso ma che invece nascondono un mondo in cui l’adulto deve sforzarsi di entrare. Le favole sono un terreno aperto di esplorazione di emozioni e ragione: il bambino all’inizio vive tutto sul piano emotivo, man mano che cresce diventa più razionale. In questa esplorazione il genitore deve stargli accanto, filtrando le emozioni negative, guidandolo nel superare le paure e nel convivere con le ferite emozionali”.

C’è la favola dell’orso Malù per chi non vuole alzarsi la mattina, la fiaba del piccolo squalo per il bambino che piange sempre, la favola del gabbiano Ottavio e del piccolo Marcello per comprendere il significato dell’amicizia e molte altre ancora.

L’autrice

Elisabetta Maùti è autrice di numerose raccolte di fiabe per bambini, di filastrocche e testi per spettacoli teatrali, sempre destinati all’infanzia.

Il libro

Le fiabe per insegnare le regole. Un aiuto per grandi e piccini – Franco Angeli Editore.

Un libro utile, da leggere insieme, dedicato a bambini da 3 a 8 anni.

 

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