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La visita oculistica è un momento importante per la ricerca e la prevenzione di eventuali anomalie o alterazioni, specialmente in età evolutiva.

Considerando poi che in questi ultimi anni l’oculistica pediatrica ha visto un notevole progresso nella diagnosi precoce di problemi oculistici e un significativo miglioramento della prognosi con maggiori possibilità di riabilitazione, effettuare periodici controlli garantirà una maggiore tutela della salute dell’occhio dei nostri bambini.
Per sapere in cosa consiste una visita oculistica, a quale età fissare il primo appuntamento e per rispondere a dubbi e domande abbiamo raggiunto il  Dott. Giuseppe Berruti, il nostro specialista in Oculistica Pediatrica, già Dirigente Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Dott. Berruti, quando effettuare una visita oculistica?

Secondo un protocollo di intesa tra medici oculisti e pediatri è stata stabilita una sequenza di visite a partire dall’età di: 1 anno, 3 -4 anni e 6 anni.  Visite che nel corso degli anni consentono allo specialista di diagnosticare con tempestività eventuali difetti e/o problemi. Effettuare con regolarità le visite oculistiche vorrà dire assicurarsi un importante monitoraggio per la salute dell’occhio del bambino e consentire – se necessario – di intervenire efficacemente con idonee e mirate terapie” .

In cosa consiste la visita oculistica a 1 anno?

La prima visita, in assenza di particolari problemi alla nascita o durante la gravidanza , consiste in una ispezione delle parti visibili esterne dell’occhio, quali palpebre, congiuntiva (la parte rosea) e cornea e la valutazione del movimento oculare. Nel corso della visita si  comprenderà se il bambino segue correttamente gli stimoli grazie all’utilizzo di una luce o di un oggetto come ad esempio un pupazzetto colorato.  Successivamente, verrà istillato un collirio – assolutamente innocuo – per far dilatare la pupilla valutando il riflesso del fondo ed esaminare le parti interne dell’occhio, quali:  retina, nervo ottico e  cristallino.  Questa visita ci fornirà una prima – importante  – valutazione anche di quelli che possono essere i difetti presenti o futuri retroattivi ed intervenire tempestivamente”.

In cosa consiste la visita oculistica a 3-4 anni?

“A 3, 4 anni i bambini partecipano in maniera più attiva e vedono con curiosità le tabelle ottotipiche (le tabelle con le lettere di varie dimensioni per misurare la vista). Alcuni perché già conoscono le lettere, altri perché riconoscono i disegni che mostriamo, altri ancora perché seguono e riproducono incuriositi come viene orientata la lettera “E”. La visita a questa età è mirata alla ricerca di eventuali vizi di refrazione, quali:  miopia o astigmatismo oppure alterazioni della motilità oculare come strabismo, a volte latente, ambliopia (meglio noto come occhio pigro) o nistagmo”.  Occorre sottolineare che in questa fascia di età il sistema visivo è ancora in fase evolutiva e quindi siamo in grado di recuperare eventuali difetti.  La tempestività diagnostica è fondamentale. Il sistema è molto plastico, quindi plasmabile e si può e si deve intervenire in tempo”.

In cosa consistono le visite negli anni successivi?

Sostanzialmente le visite mantengono le stesse modalità, permettendo, data la collaborazione da parte del bambino, una maggiore precisione delle correzioni ottiche e del monitoraggio dei difetti visivi che possono comparire anche negli anni successivi nel corso dello sviluppo fisico. Un occhio miope infatti, potrebbe manifestarsi negli anni successivi”.

Quali sono i principali difetti che si possono riscontrare nella vista dei bambini?

I principali difetti che si riscontrano in età evolutiva sono:
•    l’ipermetropia
•    la miopia
•    l’astigmatismo

Oltre naturalmente a quelli che possono essere difetti congeniti come ad esempio:
•    la cataratta
•    il glaucoma
•    lo strabismo

Quali sono gli atteggiamenti “anomali” che dovrebbero insospettire i genitori?

Di norma i genitori sono i primi “controllori” che sentono, vedono e si accorgono se sussistono atteggiamenti anomali nei propri figli.  Qualora le mamme o i papà si dovessero accorgere di insoliti comportamenti del bambino come ad esempio:

•    Lo strizzare gli occhi frequentemente,
•    L’inclinare o ruotare la testa assumendo conseguenti posizioni anomale,
•    La frequente chiusura di un occhio quando si è esposti ad una luce forte,
•    arrossamenti, lacrimazioni, fastidio per luce intensa, sfregamenti degli occhi.

Ebbene, in questi casi è consigliabile anticipare la visita oculistica,  naturalmente consultando prima il proprio medico pediatra.

 

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